2010/02/23

Himeji - L'ultimo Samurai tour

Domenica scorsa siamo stati invitati a Himeji per visitare il castello (Patrimonio dell'umanità, protetto dall'UNESCO) e il Tempio Engyoji sul monte Shosha, dove sono state girate delle scene del film "L'ultimo Samurai" con Ken Watanabe, Tom Cruise, Hiroyuki Sanada e Koyuki.
Il castello di Himeji è stato la prima tappa della giornata: questa è la vista che ci ha accolti appena scesi dalla macchina e usciti dal parcheggio.

All'interno del primo cerchio di mura si trova un parco, molto frequentato in primavera perchè pieno di alberi di ciliegio: provate a immaginarvi lo spiazzo enorme che vedete qui sotto tutto rosa e blu elettrico (il rosa dei fiori, ovviamente, il blu elettrico dei teli che si stendono per terra per il pic nic) e un sacco di gente che mangia, beve e fa il karaoke!

l'ingresso del parco

il parco visto dal castello

Il percorso per raggiungere l'edificio principale è piuttosto ingarbugliato, e si attraversano almeno altri 4 cerchi di mura. Può capitare di incontrare un ninja armato di katana che fa "swinn swinn" che colpisce visitatori a caso e si dilegua nel giro di tre secondi, tempo insufficiente per riprendersi dalla sorpresa e cercare di fotografarlo... (scusate..)
All'ingresso dell'edificio principale tutti si devono togliere le scarpe (che si mettono in un sacchetto di plastica e ci si porta appresso durante la visita) e indossare delle pantofole in modo da non rovinare i pavimenti.
Il castello infatti non è una ricostruzione in cemento come spesso capita qui in Giappone, ma la struttura è ancora l'originale in legno.

le grandi tavole in legno dei pavimenti


armature in esposizione

Il castello da aprile verrà chiuso per lavori di restauro, durante i quali verrà smontato pezzo per pezzo e poi riassemblato. Cercheremo di fare un'altra visita per la fioritura dei ciliegi, speriamo di farcela!
La nostra visita è proseguita nei giardini Koko-en, costruiti nel 1992 a fianco del castello nell'area che era la residenza ovest del signore. Il giardino è composto da 9 giardini separati, la cui pianta rispecchia quella della residenza del signore e dei samurai nel periodo Edo.
L'inverno non è il momento migliore per visitarli, ma ci si delizia comunque la vista e viene voglia di tornare in primavera :)


un meraviglioso bonsai esposto

panoramica di uno dei giardini

Dopo i giardini il tour è proseguito verso il monte Shosha, sul quale si trova il tempio Shoshazan-Engyoji. Avete presente la residenza di Katsumoto (Watanabe), dove Algren (Cruise) viene condotto ogni volta che deve parlare con lui? Ecco, proprio quella.
Per raggiungere la cima della montagna si prende una funivia e poi dall'ingresso del complesso si cammina per circa 20 minuti (in alternativa è possibile prendere un bus). Ecco la salita in funivia (attenzione a chi soffre di vertigini)


Lungo il percorso che conduce ai vari edifici del complesso ci sono diverse statue raffiguranti divinità: una statua in particolare, raffigurante il Buddha, è stata usata in una scena del film.


Proseguendo lungo il percorso si arriva al Maniden, un tempio piuttosto grande costruito su una piattaforma il legno dello stesso tipo del tempio Kiyomizu-dera di Kyoto. Sfortunatamente l'originale è bruciato nel 1921, e ciò che si vede adesso è una ricostruzione del 1932.

portale alla fine del primo sentiero

il Maniden

piuttosto imponente, vero?

E finalmente si arriva ai tre edifici disposti a "C" usati come residenza di Katsumoto. Non si tratta di templi, ma di edifici destinati alla formazione dei monaci e auditorium. Le strutture in legno sono state smontate e riassemblate negli anni '50 e '60, ma restano comunque le originali.

a sinistra il Jogyodo, al centro il Jikido, a destra il Daikodo

il porticato del Jogyodo (a sinistra nella panoramica sopra)

una scena del film "L'ultimo Samurai" (fonte)

l'interno del Jikido (edificio al centro)

vista dal secondo piano del Jikido (edificio al centro) sulla corte

il giardinetto che si vede tra i due edifici nella panoramica sopra fa da sfondo a questa scena del film (fonte)

un'altra scena del film (fonte)

La giornata si è conclusa con una cena a casa di Hayashi-san, che ci ha invitati e portati in giro tutto il giorno, seguita da una visione di gruppo de "L'ultimo Samurai" per apprezzare ancora una volta i bellissimi luoghi (e il film, che mi piace tantissimo).

林さん, ありがとうございました!

Al prossimo post
emi

P.S.: per chi fosse interessato ecco una pagina di Wikipedia su Saigō Takamori a cui il film è ispirato.

1 commento:

  1. Noooooo, stupendo il bonsai!!!
    Ah, tanti auguri (anche se con un giorno di ritardo) alla mamma di Emy!

    Daniele e Mirko

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