2013/08/18

ポイントを溜まろう!Raccogliamo punti!

Verso la fine di giugno io e Ege siamo tornati in Italia per tre settimane, dopo un'assenza di circa un anno e mezzo.
Prima di partire ho svuotato il mio portafogli di tutte le cose che non mi sarebbero servite in Italia, o che non volevo rischiare di perdere. Una volta rientrata in Giappone ho rimesso tutto a posto e mi sono resa conto della quantità di tessere punti in mio possesso.
In quattro anni di permanenza in Giappone ne ho accumulata una piccola collezione. Non so se in Italia siamo arrivati a questi livelli, ma qui in Giappone ogni negozio ha la sua tessera punti (perfino le lavanderie!). Nel caso dei centri commerciali le tessere che si possono usare spesso diventano due, una del centro commerciale da usare ogni volta che si fa un acquisto, e una del singolo negozio.
La maggior parte delle tessere è di plastica e delle dimensioni di un bancomat, qualche volta è di cartoncino e di dimensioni leggermente fuori standard, mentre i design sono molto vari.
Il funzionamento è sempre lo stesso: man mano si fanno acquisti si accumulano punti e una volta raggiunta una certa soglia i punti diventano yen di sconto. Non mi è mai capitato di trovare un negozio che regalasse qualcosa una volta accumulato un certo numero di punti, come invece capita nei supermercati italiani, quindi niente servizi di bicchieri di cristallo o piatti o piccoli elettrodomestici e via dicendo.
Ecco una carrellata di tutte le tessere che ho raccolto.


Le due in alto sono riconoscibili, dato che L'Occitane e The Body Shop ci sono anche in Italia. La tessera in basso a sinistra è di FANCL, un negozio giapponese di cosmetici, mentre quella a destra è del mio parrucchiere.


Le tessere in alto sono di due drug store, Drug Segami e Drug Store Akakabe. Quella in basso a sinistra è della lavanderia a secco e quella a destra di una piccola catena di negozi che vendono alimentari importati.


La Sisley la riconoscete, a destra Natural Beauty Basic, un negozio giapponese di abbigliamento.


In alto due tessere di centri commerciali, il Namba Parks e il Lucua. In basso a sinistra la tessera dell'Osaka Station City Cinema, multisala che si trova sopra il Lucua, mentre in basso a sinistra quella di un negozio di articoli da cucina.


Watami è una catena di izakaya. Le altre due tessere sono di due caffetterie, Nord Kaffe e SAINTMARC Café.


In alto a sinistra Nitori, negozio tipo Semeraro ma senza il design italiano (però le tende sono molto carine e filtrano i raggi UV!), in alto a destra Tokyu Hands, dove si possono comprare accessori per la casa, cosmetici, detersivi, valigie, giochi, oggetti di cartoleria e materiali per hobbistica.
In basso invece Bic Camera e Yodobashi Camera, due catene di megastore di elettronica.


Infine la tessera più bella di tutte, fatta in una trattoria di yakitori (dove i piatti sono tutti a base di pollo) in cui ogni volta che si andava bastava mostrare la tessera al cameriere e si riceveva una porzione di cetrioli in salamoia gratis, oltre all'accumulare punti. Kyuri in giapponese vuol dire cetriolo, quindi la tessera è la "Tessera dei membri del club del cetriolo" :D
Notate la versione kawaii del kappa (figura mitologica giapponese) che coltiva i cetrioli, li raccoglie e li cucina, esattamente come vengono serviti nella trattoria! Purtroppo questa trattoria si trova vicino alla casa dove abitavamo prima e quindi adesso non usiamo più la tessera, ma è così bella che non abbiamo avuto il coraggio di buttarla, e credo che non lo faremo mai!

Quale sia la nostra tessera preferita direi che è chiaro, qual'è la vostra?
Alla prossima!
Emi

2013/01/17

Osaka in time lapse

Bel video in time lapse che riesce a cogliere una parte del fascino di Osaka. Finalmente un video su Osaka e non su Tokyo (o Kyoto) :P


(video by Paul Hillier)

2013/01/02

Buon 2013!

Siamo in ritardo di un giorno, ma vi facciamo tanti auguri di buon anno del serpente!
Sono ormai mesi che non scriviamo sul blog, ma in effetti le cose che vale la pena di raccontare con questo mezzo non sono molte. Ci sarebbero alcune cose rimaste in sospeso, per le quali non ho ancora trovato la voglia (soprattutto) e il tempo, ma per il resto la nostra vita è entrata in una routine e non ci sono così tante novità come nei primi due anni passati in Giappone.

Approfitto dell'occasione per parlarvi un pò delle cartoline di auguri per l'anno nuovo, visto che mi sono resa conto che non ho mai spiegato come funziona in Giappone. In Giappone è importante inviare una cartolina di auguri per l'anno nuovo, che si chiama 年賀状 nengajyo, a familiari, amici, conoscenti, clienti... Gli auguri sono solo per l'anno nuovo e non per Natale, dato che in Giappone il Natale non conta.
All'inizio di novembre si inizia a trovare nei negozi e negli uffici postali l'occorrente per le cartoline: si va dalle cartoline prestampate (l'equivalente dei nostri biglietti che si comprano in cartoleria) alle cartoline bianche che vengono stampate a casa, ai set di timbri, adesivi, decorazioni e inchiostri vari per fare delle cartoline a mano.
I layout variano molto a seconda delle persone, per esempio chi scrive bene può fare un biglietto tradizionale scritto con il pennello, chi disegna bene fa tutto a mano, chi non disegna bene a mano libera ma gli piace fare del piccolo "bricolage" (io, per esempio) compra i timbri e poi colora a mano.
Se durante l'anno ci si è sposati si può mettere una fotografia del matrimonio, se si hanno dei bambini si possono mettere delle loro fotografie, in modo che chi sta lontano possa seguire i progressi della crescita.
In ogni caso c'è sempre un riferimento all'animale dello zodiaco cinese relativo, quindi nel 2010 è stata la tigre, nel 2011 il coniglio, nel 2012 il drago e nel 2013 il serpente. Vi faccio vedere alcuni esempi di cartoline che abbiamo ricevuto.

La prima è una cartolina del 2011, anno del coniglio. Ci è stata mandata da un collega di Ege. La cartolina è stata disegnata da lui e dalla figlia (entrambi molto bravi a disegnare) e rappresenta gli "Usa-ranger" (Usagi è il coniglio) cioè il collega di Ege, la moglie e le due figlie. Fate caso alle orecchie, richiamo dell'animale dell'anno ;)
La seconda è una cartolina del 2012, anno del drago, mandata da un'amica. La loro bimba era la protagonista della cartolina, e in basso ci sono due cavallucci marini, che per ragioni a me ignote sono equiparati al drago...
La terza è una versione più classica per il 2013, anno del serpente, inviata da un altro collega di Ege.
L'ultima è sempre una cartolina per il 2013 inviata dal mio parrucchiere. Tutto lo staff del negozio è presente e la proprietaria è quella in basso a destra con il kimono, seduta in modo formale. Anche qui c'è il riferimento al serpente.
Di solito si scrive un breve messaggio sul fronte della cartolina in aggiunta alle frasi formali già stampate. A volte si stampa già l'indirizzo del mittente, in modo da non doverlo scrivere a mano sul retro. Ovviamente i messaggi delle cartoline di esempio sono stati cancellati.

Altro aspetto da tener presente: se durante l'anno che sta per finire c'è stato un lutto in famiglia non si mandano le cartoline di auguri, e gli altri dovrebbero evitare di mandarcene una. Di solito all'inizio di dicembre chi ha avuto il lutto invia una cartolina diversa in cui dice che non manderà le cartoline di buon anno e chiede gentilmente agli altri di astenersi dall'inviare la cartolina a loro volta. Questo funziona bene tra giapponesi, ma con noi che siamo stranieri no, quindi ci è capitato di mandare la cartolina a degli amici e non riceverne una da loro, e scoprire poi al primo incontro dell'anno che avevano avuto un lutto di cui non eravamo a conoscenza.
Per concludere, ecco la nostra cartolina per il 2013, presente in parte nel banner ma che metto anche qui come sempre.
Akemashite omedetou gozaimasu!
あけましておめでとうございます!

A presto
emi