2009/10/16

Biciclette scomparse

Come vi abbiamo già raccontato, a Osaka la maggior parte della gente si muove in bicicletta per le faccende di tutti i giorni. Il fatto che ci siano in giro moltissime biciclette rende necessario stabilire delle regole, nelle quali sono incappata la settimana scorsa.
A Osaka (non so se nelle altre grosse città funziona così) non si può lasciare la bicicletta intorno alle stazioni del treno e della metropolitana se non nelle zone recintate a pagamento, per evitare il blocco dei marciapiedi e l'impossibilità di circolare per pedoni e biciclette.
In realtà non abbiamo ancora capito bene tutti i termini, dato che durante il giorno ci sono centinaia di biciclette parcheggiate lungo i marciapiedi e di fronte ai negozi e sembra che nessuno si faccia alcun problema (infatti anch'io ho sempre lasciato la bici in mezzo alle altre mentre andavo a fare la spesa).
Fatto sta che un paio di giorni alla settimana (non si sa bene quali) di mattina presto (non si sa bene a che ora) il comune di Osaka manda degli addetti in giro per le varie stazioni con un camioncino a portare via le biciclette che stanno negli spazi proibiti e le porta in un deposito dove le tiene per un mese. Se entro questo termine il proprietario non la va a riprendere, la bicicletta viene rimessa sul mercato come di seconda mano.
La scorsa settimana è toccato alla mia, che avevo lasciata alle 8.30 del mattino di fronte ad un negozio vicino alla stazione della metro (insieme ad altre decine di biciclette), per accompagnare Ege a prendere lo shinkansen per Tokyo. Quando sono tornata indietro non c'era più. Portata via.
Ho chiesto aiuto alla moglie del capo di Ege per capire dove fosse il deposito e se fosse possibile andare a riprenderla. La sua risposta è stata "Anche a me e ai miei amici è capitato più di una volta: la prima sono andata a riprenderla, ma le volte dopo ne ho comprata un'altra... Non so se ti conviene, è piuttosto lontano..."
In effetti il deposito non è proprio a due passi da casa: bisogna fare un viaggio di 30 minuti in metropolitana (nella foto qui sotto la puntina gialla è casa nostra, il simbolo rosso vicino al fiume è il deposito) e poi una volta recuperata la bicicletta si deve essere pronti a tornare indietro pedalando....

Una volta tornato Ege ho iniziato a guardarmi in giro per comprare un'altra bicicletta, perchè tutti i colleghi e amici ci hanno detto che era troppo, troppo lontano... Ma non ne ho trovata una che mi piacesse come la prima e allora abbiamo deciso di andare a riprenderla. Dopo 30 minuti di viaggio in metropolitana e 10 minuti a piedi siamo arrivati al famoso deposito. Un pò me lo aspettavo perchè l'avevo visto su Google maps, ma vederlo dal vivo è un'altra cosa. Il deposito si trova in mezzo alle rampe di due sopraelevate che portano al di là del fiume, in un quartiere grigio, pieno di capannoni e botti di oli esausti lasciati lungo i marciapiedi.. L'atmosfera è decisamente surreale...

vista del deposito da google earth

Ho dovuto pagare una multa di 2500 yen - circa 18 euro, la metà del valore della bici - (con l'addetto che mi chiedeva scusa per questo) e sono ripartita alla volta di casa. Ege in metropolitana ci ha messo 30 minuti, io in bicicletta 40 fermandomi parecchie volte a controllare di essere sulla strada giusta.
Consiglio di provare l'esperienza almeno una volta a chi ne avesse l'occasione (quando vi capiterà fuori dal Giappone una cosa simile?), ma credo che la prossima volta non ripeterò.

emi

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