2010/12/08

Koyasan

Dato che mi sono resa conto che l'ultimo post serio risale a maggio (eh, si, maggio) ho deciso di riprendere un pò il filo sulle cose fatte quest'estate.
Prima di tutto abbiamo ricevuto un pò di visite dall'Italia: a luglio Marcello, cugino di Ege, e la sua fidanzata Camilla, mentre ad agosto Mirko, collega di Ege, e Mariagrazia e Maurizio (collega di Ege e marito).
Durante la permanenza di Marcello e Camilla, per fuggire un pò dal caldo torrido di Osaka abbiamo visitato il Monte Koya (Koyasan in giapponese), guidati da Chieko, la nostra ormai più amica che insegnante di giapponese. Koyasan si trova a sud di Osaka, nella prefettura di Wakayama, ed è uno dei luoghi più sacri del Giappone. Ospita infatti il "quartier generale" della setta buddhista Shingon, fondata nel IX secolo dal monaco Kobo Daishi. Sul monte ci sono più di 100 templi e il cimitero più grande del Giappone.
La prima tappa è stata il tempio Kongobuji, costruito inizialmente da Toyotomi Hideyoshi per commemorare la morte della madre, e poi unito con un tempio vicino e riorganizzato come sede della setta Shingon.

l'esterno del Kongobuji

Sui pannelli scorrevoli delle stanze sono raffigurati i momenti principali della storia di Kobo Daishi, dal suo viaggio in Cina al ritorno in Giappone con la fondazione della setta, e altri motivi naturali molto belli. Purtroppo non era permesso fotografare i pannelli, quindi vi posso solo indicare un paio di foto trovate su internet: foto1, foto2.
Un elemento decisamente famoso di questo tempio è il giardino di pietre Banryutei, il più grande del Giappone. Le pietre vengono dalla regione Shikoku (dove Kobo Daishi è nato) e rappresentano due draghi che volano tra le nuvole.

una panoramica del giardino

Mentre nella cucina, che poteva sfamare migliaia di persone, si può vedere dove veniva cotto il riso prima dell'invenzione della cuoci-riso con musichetta incorporata. :)

impressionanti le dimensioni rispetto ad una persona!

La visita a Koyasan è proseguita verso la pagoda Konpon Daito, alta 45 metri, situata all'interno di un complesso chiamato Garan, il più importante del Koyasan.
Mentre stavamo girovagando tra i diversi edifici abbiamo avuto occasione di osservare un gruppo di monaci in preghiera. Non mi sono accorta subito di loro, ma quando si sono avvicinati e hanno iniziato a recitare mantra sono stata come ipnotizzata dalle loro voci e sono riuscita a scattare solo un paio di foto, e niente video...

la pagoda Konpon Daito


Dopo un pranzo in un ristorantino gestito da una signora piccola e curva che mi ha regalato le bacchette (di forma e legno insoliti per un ristorante, sono come quelle che si usano a Capodanno) ci siamo diretti verso il posto più affascinante del monte: Okunoin, il cimitero più grande del Giappone, che ospita il mausoleo di Kobo Daishi e più di 200.000 tombe. L'atmosfera è surreale, si cammina su un vialetto di pietra circondati da cedri secolari che impediscono quasi completamente la vista del cielo nel silenzio più completo.

tombe vecchie e nuove sono mescolate


Nella parte più nuova del cimitero si trovano dei mausolei che agli occhi di un occidentale sono un pò strani: il mausoleo della Panasonic Corporation, quello della Nissan, quello di un'azienda che opera nel settore aerospaziale (con tanto di statua di un razzo), della UCC (produce caffè e bevande), e così via. Ogni anno i dipendenti delle compagnie fanno una specie di pellegrinaggio per rendere omaggio ai fondatori e ai grandi ex della loro ditta.

Kirin Group (quelli della birra)

Panasonic Corporation

Nissan

In Giappone sulle tombe non si usa mettere fotografie di nessun genere, a differenza di quanto succede da noi. Bene, in questo cimitero c'è credo l'unico mausoleo di tutto il Giappone che ha delle fotografie, ed è ovviamente il mausoleo dell'associazione dei fotografi.


Se volete, su Picasa ho aggiunto l'album di Koyasan, quindi potete vedere un pò di altre fotografie.
Al prossimo post (un pò più rapido, spero..)!
Emi

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