2010/01/12

Celebrazioni di Natale e Capodanno

Il nostro interessante libretto "Il Giappone a colpo d'occhio" illustra tutto quello che i giapponesi fanno a cavallo della fine dell'anno. Abbiamo provato a controllare se anche noi nel nostro piccolo avessimo adempiuto ad almeno qualcuna di queste tradizioni, e il risultato non è affatto male.

1- Bonenkai (festa di fine anno): festa tra colleghi o amici per salutare l'anno che sta per finire e prepararsi al meglio per quello nuovo. Abbiamo preso parte a un bonenkai, di cui vi abbiamo parlato in questo post. Check.

2- Natale: in Giappone il Natale non è una festa, e tanto meno religiosa. Nonostante ciò nei negozi si trovano alberi di Natale e decorazioni di ogni genere. Il giorno di Natale la gente lavora come sempre e di sera molte coppiette escono a cena, perchè è una giornata romantica. Una specie di San Valentino invernale, insomma.
Noi abbiamo festeggiato all'italiana insieme a Melissa, una ragazza romana che abbiamo conosciuto grazie a un'insegnante di giapponese comune.

Il nostro menu di Natale ha compreso antipasto a base di affettati, pasta con panna e noci, arrosto e purè, vino rosso, delle tortine bellissime che ha portato Melissa (e che sono state il nostro banner natalizio), panettone e spumante. Check.

3- Seibo (regali di fine anno): sono regali che si fanno alle persone che sono state gentili con noi e ci hanno aiutato durante l'anno. Abbiamo regalato qualche panettone, andrà bene? Mmhh... Missed.

4- Oosooji (pulizie di fine anno): i giapponesi puliscono a fondo la casa in occasione dell'Oosooji, per dare il benvenuto all'anno nuovo. Io faccio i mestieri regolarmente, quindi non ho ritenuto necessario fare delle pulizie extra. Missed.

5- Mochitsuki (preparazione dei mochi): in passato tutte le famiglie giapponesi preparavano i mochi per la fine dell'anno, ora la maggior parte li compra già fatti. Abbiamo avuto l'onore di essere invitati da un'amica giapponese a casa dei suoi parenti, per partecipare al mochitsuki. La nostra amica abita a Osaka, ma i suoi parenti stanno fuori città in una casa tradizionale e sono agricoltori. Coltivano riso e ortaggi, e preparano i mochi con il loro riso per tutte le case del vicinato.
Per prima cosa il riso viene messo a bagno e cotto, poi viene pestato in un mortaio di pietra (usu) con un grosso pestello di legno dal manico lungo (kine). Il lavoro di pestatura è fatto da due persone, una che batte il riso e l'altra che muove l'impasto e lo bagna con acqua calda. Inutile dire che se non si è più che coordinati può essere molto pericoloso! Ege ha provato a pestare il riso con il supporto della nostra amica, ma era terrorizzato all'idea di poterle fare male.. (lo zio della nostra amica ci ha spiegato che il trucco è stare molto vicini uno all'altro, più si è distanti più si rischia di farsi male)

la cottura del riso in contenitori di legno

ecco il mortaio di pietra dove il riso viene lavorato



l'impasto pronto per l'ultima lavorazione

Una volta che l'impasto è pronto lo si divide in piccoli pezzi che vengono lavorati a mano per formare delle "polpette".

la nostra amica Motoko ci mostra come dare la forma finale ai mochi

Ege si diletta nel pestare il riso

I mochi vengono poi mangiati in zuppa o con farina di azuki (fagioli rossi) o con polvere di the verde. Decisamente check.

6- Oomisoka (Capodanno): la sera del 31 dicembre i giapponesi si riuniscono in famiglia e guardano spettacoli di musica in televisione. Qualcuno va al tempio durante la notte.
Ebbene si, il Capodanno giapponese è tutto qui: casa e televisione. Ogni italiano rabbrividisce a questo pensiero, niente botti, nessuno per strada, niente brindisi con lo spumante, niente cotechino e lenticchie.
La nostra versione del Capodanno è stata un pò più animata: Nicola de "I Porcini" ci ha invitati a passare la serata in trattoria con la sua famiglia e dipendenti e amici. Cenone (davvero!) con antipasti (e la mozzarella!), riso, carne, vino, tiramisù, liquori italiani, brindisi con panettone e spumante, il tutto condito da tante chiacchiere e persone adorabili.

uno dei tavoli appena apparecchiati

panoramica della tavolata

Nicola e sua moglie Kikuko

la strada per tornare a casa come si presentava all'una e mezza

Anche questo check :)

7- 1, 2 e 3 gennaio: i primi tre giorni dell'anno il Giappone si ferma completamente. Gli uffici pubblici sono chiusi, la gente è a casa con le famiglie, tanti negozi sono chiusi, sembra il nostro Ferragosto :)
Il primo giorno dell'anno si fa visita al tempio, dove si possono ascoltare i 108 rintocchi della campana, a simboleggiare l'abbandono dei 108 desideri terreni dell'uomo. La coda per gli "omikuji" (i foglietti con la predizione) era lunghissima, quindi ho desistito.. ma in compenso ho comprato un "maneki neko" kawaiii :)

piuttosto affollato, vero?

per questa occasione in molti indossano il kimono

Agli ingressi delle case e a volte anche sulle macchine vengono messe delle decorazioni propiziatorie, per dare il benvenuto alle divinità di inizio anno.
Altra cosa che si fa il primo dell'anno è spedire le cartoline di auguri per l'anno nuovo (anche noi ne abbiamo spedita qualcuna).
Il due si compone la prima calligrafia dell'anno, in cui si scrivono i propri propositi per il nuovo anno.
In questi primi tre giorni non si cucina, ma si mangiano piatti preparati in anticipo e si usano bacchette speciali, "appuntite" da entrambe le estremità. Abbiamo trascorso una giornata a casa dei suoceri del capo di Ege, e abbiamo potuto gustare i piatti tipici di inizio anno (il sakè speciale, servito a partire dalla persona più giovane, una zuppa con i mochi, gli "osechi ryoori" cioè i piatti freddi) e giocare ad alcuni giochi tradizionali di inizio anno (un gioco con le carte in cui si deve prendere la carta raffigurante l'hiragana iniziale della frase letta dall'arbitro).

il sakè servito in una teiera apposita

la zuppa con i mochi (confesso che è difficile mangiarne uno intero) e le bacchette speciali per l'anno nuovo

i piatti freddi preparati in anticipo

il gioco con le carte

Visita al tempio: check
Rintocchi della campana: check
Decorazioni: missed
Cartoline: check
Prima calligrafia: missed
Piatti tradizionali dell'anno nuovo: check
Giochi tradizionali dell'anno nuovo: check

9 su 13. Niente male.
Eccetto che per la famiglia che è lontana, in questa prima esperienza di Capodanno all'estero non ho sentito troppo la mancanza dell'Italia.. e ti credo! Tra panettone, spumante e luminarie sembrava di essere a casa! :) :)

Al prossimo post!
emi

3 commenti:

  1. Olà Emi e Ege!
    Sono Enrico di Camignone. Sapete che il vostro blog è famoso? Perlomeno Google Chrome, solo scrivendo "warm", me l'ha suggerito immediatamente! Complimenti :)

    Abbiamo ricevuto la vostra cartolina di auguri! La prima dal Giappone, indubbiamente. Ringraziamo e auguriamo un buon Anno della Tigre anche a voi :), anzi... Akemashite omedetou gozaimasu!

    P.S. ma i panettoni?? Dove li avete trovati?

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  2. U A U !!

    Davvero splendido!!!
    Speriamo di riuscire a venirvi a trovare, un giorno...

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  3. > Enrico: eehh.. i panettoni li abbiamo trovati in un negozio qui, e li abbiamo pagati piuttosto cari... Oltretutto nè a me nè ad Ege il panettone piace molto, ma quest'anno l'abbiamo proprio gustato!

    > Lisa: scusaci se il tuo commento è visibile solo oggi, ma ogni tanto (non capiamo perchè) alcuni commenti li dobbiamo moderare, anche se abbiamo tolto questa opzione... ** >__< ** Vi aspettiamo!

    emi

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