2010/06/11

Impariamo l'italiano!

Da circa un mese sto andando regolarmente da un dottore (chiropratico credo, ma non so dare una definizione precisa) per fare dei massaggi alla schiena con l'obiettivo di curare la mia scoliosi. Il dottore in questione, Toyama-sensei, mi è stato consigliato da Nicola, il proprietario della trattoria italiana, in quanto valido professionista e in grado di parlare inglese (cosa non da poco!).
Ieri pomeriggio quando sono andata nel suo studio me lo sono ritrovato di fronte che stava leggendo un libretto per imparare l'italiano.
Il libro in questione fa parte di una collana (noi ne abbiamo un altro numero, dall'inglese al giapponese) pensata principalmente per i turisti, organizzato in schede che trattano diversi argomenti. Incuriosita ho chiesto di poterlo sfogliare: nel complesso è fatto piuttosto bene, con una buona organizzazione per le parti riguardanti il chiedere informazioni su dove si trova un certo edificio, come ordinare al ristorante e fare acquisti, come prenotare una camera d'albergo.
Alcune cose però mi hanno lasciato un po' di amaro in bocca: la presenza di tante frasi per denunciare furti o malfunzionamenti vari o per dire al tassista che il tassametro indica una cifra diversa da quella che lui vi vuole far pagare, certi modi di dire non proprio educati e che vengono proposti come normali, altre frasi invece troppo formali per alcune situazioni e infine alcuni dei personaggi italiani famosi.
Ecco una selezione delle frasi più "utili":
- prendendo il taxi: "Può usare il tassametro, per favore?", "Il conto è diverso dal tassametro", "Tariffa extra";
- in albergo: "l'acqua calda non scende", "il termosifone è rotto", "il condizionatore non funziona", "manca _________";
- in caso di emergenza: "Mi hanno rubato il portafogli", "Il mio bagaglio è stato smarrito", "Mi hanno rubato ______";
- per descrivere le persone, vi lascio ammirare la pagina relativa:

Ora, io mi immagino il povero ragazzo giapponese medio, timido timido, che dopo aver bevuto una decina di birre per prendere coraggio si avvicina alla ragazza italiana e le chiede "Come si chiama Lei?" (con la L maiuscola, si, era scritto proprio così... un pò troppo fantozziano...), e quando decide di giocarsi il tutto per tutto le dice "Sei - turoppo - berra niokka" (abile combinazione delle caselle sopra, con "fonetica giapponese")... povero ragazzo!

Ed ecco le due pagine che trattano i personaggi famosi italiani:



Vedere Enzo Ferrari e Marcello Mastroianni vicini al Gabibbo e alle veline fa un certo effetto...

Inutile dire che la versione giapponese dello stesso libro è molto più seria e, nonostante descriva ogni aspetto della società giapponese (anche i più "strani"), alla fine non fornisce un'immagine del Giappone di cui vergognarsi. Ad esempio queste sono le pagine sui trasporti e su alcuni aspetti della moderna società giapponese:



E' vero che l'Italia di oggi può essere rappresentata a grandi linee dagli aspetti di cui sopra, ed è bene mettere in guardia i turisti giapponesi dalle frodi, ma è anche vero che non c'è solo quello... e se ci crogioliamo nei nostri "simpatici difetti", non ci libereremo mai da alcuni pesanti stereotipi.
Vi saluto con due video presi in rete riguardanti Panzetta Girolamo, personaggio sconosciuto in Italia ma famosissimo in Giappone, che rappresenta lo stereotipo dell'italiano secondo i giapponesi. Video 1 Video 2

Al prossimo post!
emi

3 commenti:

  1. Sono combattuta sul morire dal ridere o mettermi a piangere :P (soprattutto quando ho visto il gabibbo)

    Certo che è triste la figura da deficenti che facciamo in giro per il mondo :(

    Il post però è stupendo :D
    arigatou gozaimasu (scopiazzato da siti vari.. se è scritto sbagliato non mi prendo colpe :) )
    Saretta

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  2. Bel post!!! Grazie Emi di regalarci qualche perla dal Giappone ogni tanto.... qua è sempre tutto così uguale!!!!!

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  3. Fantastico, il festival di San Remo utilissimo a turisti di tutte le età!!

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