2011/10/23

Tre giorni nel cuore di Osaka

Lo scorso week-end abbiamo partecipato all'evento musicale più interessante e divertente che ci sia mai capitato da quando viviamo in Giappone: il Minami Wheel 2011. In pratica si tratta di un evento che ha visto coinvolte più di 300 band, per la maggior parte indipendenti, che hanno suonato in 21 live house distribuite nel "cuore pulsante" della musica underground di Osaka: Shinsaibashi e l'area circostante.

Il King Cobra, una delle tante live house di Amerikamura, nel cuore di Shinsaibashi

Le 21 live house che hanno partecipato al Minami Wheel 2011

L'evento è stato organizzato da FM802, una delle radio più famose del Kansai, e sponsorizzato dalla Panasonic Beauty. La sponsorizzazione massiccia da parte del colosso giapponese era evidente dalla qualità del materiale promozionale, dai libretti con il programma delle giornate, dai badge per identificare il tipo di biglietto che avevi comprato, dal sito web e dall'App per smartphone... senza contare il broadcast mediante USTREAM, gli annunci pre-registrati trasmessi in ogni live house per annunciare quali gruppi stavano per suonare nelle altre, le convenzioni con innumerevoli negozi, ristoranti e caffé nella zona... insomma un'organizzazione impressionante che deve aver richiesto investimenti impressionanti!

Il pass di Emi

I primi concerti sono iniziati la sera di venerdì 14, a partire dalle 18:30 fino alle 22:00 circa; sabato 15 è stato il giorno più "ricco", iniziando alle 14:00 e finendo sempre verso le 22:00; domenica 16 hanno iniziato alle 14:00 e hanno finito verso le 21:00, per venire incontro ai lavoratori che lunedì avrebbero dovuto alzarsi presto. Per i più convinti e fisicamente "allenati" (noi ormai siamo troppo vecchi...) c'era anche la "Midnight Edition" che iniziava verso le 22:00 per concludersi dopo l'alba, verso le 6:00!!

Ovviamente le band suonavano in contemporanea nelle 21 live house, quindi era necessario selezionare le più promettenti ed organizzarsi il tempo tra spostamenti e pause per mangiare qualcosa. E' stato comunque molto piacevole e divertente girare a piedi tra una live house e l'altra, con il badge al collo per ingressi e sconti vari, tra la popolazione alternativa di Osaka! Ora della fine abbiamo assistito alle performance di 12 band. Di seguito una breve descrizione di quelle che ci hanno colpito di più, in ordine cronologico.

Venerdì sera abbiamo iniziato l'esperienza Minami Wheel con un concerto delle nostre amiche うさぎさんの片耳ちょんぎったろか, grazie alle quali abbiamo scoperto l'esistenza dell'evento stesso. Non mi soffermo a parlare di loro, in quanto ne abbiamo già parlato qui. A fine serata, invece, abbiamo assistito alla performance spettacolare di uno degli artisti più eclettici, carismatici ed interessanti che ci sia capitato di vedere in Giappone: MIYAVI. Questo ragazzo trentenne, originario di Osaka ma attualmente residente a Tokyo, suona la chitarra con uno stile tutto suo: raramente col plettro, spesso "slappando" con le dita come se stesse suonando un basso, riesce a coprire un vastissimo spettro di generi musicali che vanno dal blues al noise più estremo. Con solo un batterista (bravo) come supporto, e decine di effetti e campionatori per mandare in loop alcuni pezzi di chitarra e costruirsi così una base, MIYAVI offre non solo uno spettacolo "musicale", ma anche intrattenimento "visuale" mediante gestualità ed espressività del volto che riescono a calamitare l'attenzione del pubblico.


I video su YouTube rendono giustizia solo parzialmente all'impatto live di MIYAVI... dato che suona spesso fuori dal Giappone, ed ha anche già suonato in Italia (due volte), consiglio fortemente di andare a vederlo se ne avete la possibilità! Ah, anche la sua pagina su Wikipedia merita una lettura.

Il secondo gruppo che ci ha colpiti molto positivamente ha suonato sabato pomeriggio in una delle live house più underground (nel vero senso della parola, dato che sono quasi tutte sottoterra) di Osaka, il Sunhall: uno spazio molto grande per essere una live house, due piani sotto il livello stradale! Il gruppo si chiama WHITE ASH, e a quanto pare sta spopolando in Giappone.


Il genere è piuttosto "heavy", e si contrappone nettamente all'immagine del cantante, che i fan hanno soprannominato "Nobita" per la sua somiglianza con il personaggio di Doraemon (infatti nel video qui sopra ogni tanto compare con la maglietta gialla e il colletto bianco) :)

Nobita

L'elemento di pregio di questo gruppo è proprio il cantante, che, a dispetto dell'apparenza dimessa (in Italia sarebbe subito additato come "sfigato" di prima categoria), sfodera una voce ed un carisma stupefacenti! Un aneddoto dal concerto: un fan ha urlato al cantante "SPOSAMI!" e lui, senza scomporsi e anzi dimostrando una buona prontezza di spirito ha risposto: "Mi spiace, sono già fidanzato con Shizuka-chan." (in Doraemon, Shizuka-chan è la ragazzina di cui Nobita è innamorato) :)

La sera di sabato ci ha visti partecipare al concerto che attendevamo di più: gli アーバンギャルド (urbangarde). Nonostante li avessimo conosciuti solo un paio di settimane prima del Minami Wheel (grazie Bisso!!!), ci hanno presi parecchio e non vedevamo l'ora di vederli dal vivo. Anche la loro performance è stata spettacolare e, anche se non hanno potuto esibirsi in alcune scene che avrebbero richiesto di avere il palco a disposizione solo per loro, ci hanno fatto volare il tempo (fin troppo! E' finito subito!!) e ci hanno lasciati con la voglia di rivederli presto ad Osaka con un concerto tutto loro.


L'unica foto che sono riuscito a fare di nascosto (era vietato) ;)

Alla fine del concerto, mentre stavano lasciando il palco, il cantante ha scattato una foto al pubblico col suo cellulare e l'ha postata sul loro canale ufficiale di Twitter: se guardate bene, potete vederci nella folla :)

Chiudo questo post con i (M)otocompo, uno dei gruppi che abbiamo visto domenica. Anche loro di Tokyo, hanno appena rivoluzionato la composizione della band (prima erano solo un ragazzo ed una ragazza, come si vede ancora sul loro sito). Nonostante questo, sono riusciti a mettere in piedi un concerto divertente e coinvolgente!


Ci sarebbero stati anche altri gruppi interessanti, ma magari ce li teniamo per un altro post!

Ege