2011/04/24

La scena musicale underground di Osaka: DODDODO

Lo so, è passato fin troppo tempo da quando ho iniziato a descrivere qui la scena musicale underground di Osaka... nel frattempo abbiamo ampliato un po' le nostre conoscenze in merito, quindi cercherò di sintetizzare le nuove esperienze in un breve post!

Dopo la nostra prima esperienza in una live house giapponese lo scorso gennaio, che ci lasciò piacevolmente sorpresi, abbiamo iniziato a frequentare abitualmente questo tipo di locali. Non avendo altre conoscenze di band emergenti giapponesi, e dato l'impressionante numero delle stesse, abbiamo deciso di seguire le due che ci erano piaciute di più (うさぎさんの片耳ちょんぎったろか e nayuta), in modo da avere la duplice opportunità di rivedere loro e di ascoltare nuovi gruppi. In effetti questa strategia ha dato i suoi frutti, infatti ormai siamo diventati amici dei nostri due gruppi preferiti (il numero di fan presenti è sempre molto limitato, e due stranieri spiccano!) e abbiamo visto un discreto numero di altre band (ogni volta ne suonano circa 4 o 5). Bisogna dire che la prima volta siamo stati molto fortunati, avendo già trovato due o tre band molto interessanti, infatti con le successive sei visite a live house ad Osaka e dintorni abbiamo trovato solo tre o quattro nuovi nomi che ci piacerebbe seguire... ma d'altra parte, è sempre più di quello che si trovava in Italia ai tempi in cui ero coinvolto in ambiti musicali (magari oggi è diverso, ma dubito che lo sia in meglio), senza contare che la qualità e la creatività della musica qui è senza dubbio superiore.

Inizialmente avevo intenzione di parlare di tre nuove band, ma vedendo che la descrizione della prima da sola stava già vanificando la definizione di "breve" per questo post, ho deciso di descrivere solo lei. Sì, "lei", in quanto la band in verità è una "one-man band", o forse sarebbe meglio definirla una "one-girl band": il suo nome è DODDODO.

(Origine: doddodo.dokkoisho.com)

DODDODO è una minuta ragazza di Osaka che dal mio punto di vista meriterebbe di essere conosciuta in ambito internazionale (più di quanto non lo sia già) in quanto non è solo una musicista, ma un'artista alternativa difficilmente paragonabile ad altri o incasellabile in categorie conosciute. DODDODO, armata solo di un paio di campionatori, si esibisce in performance live uniche che ipnotizzano e fanno muovere il pubblico, esplorando nuove frontiere musicali (cosa non semplice: ne sono rimaste ben poche inesplorate) e scoprendo uno strano ordine all'interno del caos sonoro generato dai suoi strumenti.

Foto scattata durante la performance alla quale abbiamo assistito a Kobe

L'arte musicale di DODDODO non è semplice, e mi rendo conto che molti stenterebbero a definirla "musica". Ma lasciatemi dire che, ascoltando DODDODO, non bisogna sperare di trovare quegli elementi rassicuranti che ci permettono di distinguere la musica dal rumore, la melodia dal caos, così come non si possono riconoscere facilmente rappresentazioni della realtà guardando un quadro di Mirò: bisogna semplicemente guardarlo con altri occhi.


Ho cercato a lungo qualche video che rendesse l'idea di ciò a cui abbiamo assistito durante il suo live (l'unico video che abbiamo provato a fare con la fotocamera si sente molto male), ma non è così semplice. Innanzitutto, sembra che le sue performance siano spesso molto diverse fra loro e inoltre i pochi video che avrebbero potuto rappresentare bene un live simile a quello che ci è piaciuto tanto si sentono peggio del nostro. A quanto pare le frequenze estreme prodotte dai suoi campionatori, unite agli impianti audio delle live house (spesso sovradimensionati rispetto alle piccole stanze dove si svolgono i concerti) sono troppo per i microfoni delle normali fotocamere digitali!

In ogni caso, per avere almeno un'idea di cosa sia la musica di DODDODO, potete vedere questo video, di uno dei suoi pezzi più orecchiabili: 猫がニャ~て、犬がワンッ! (che significa una cosa tipo "il gatto fa miao, il cane fa bau!").

Alcuni frammenti live che si sentono abbastanza "bene": 1 2 3 4.

Ege

P.S. il 4 maggio abbiamo in programma di andare al nostro primo festival di band indipendenti giapponesi, il COMIN'KOBE11. Mega-organizzazione, mega-sponsor, 14 palchi su cui si alternano moltissime band dalla mattina alla sera e biglietto gratuito :)

2011/04/02

Altre letture importanti

Altre letture importanti che consigliamo, ancora una volta, a chiunque voglia indagare più a fondo sul rapporto tra i media occidentali (soprattutto italiani) e la tragedia seguita al terremoto dell'11 Marzo (questa volta tratte da nicolaingiappone - grande Nicola!):

Apriamo gli occhi, prima parte. "L'ha detto il televisore": la catastrofe vista dalla stampa

Apriamo gli occhi, seconda parte. La verità sull'emergenza umanitaria nel Tōhoku e sullo stato degli aiuti

Apriamo gli occhi, terza parte. "Apocalisse"

Apriamo gli occhi, quarta parte. Mythbusters - Miti Da Sfatare, prima puntata: "Tsunami a Tokyo?"

In particolare il secondo post è da leggere assolutamente per rendersi conto di quante e quali nazioni hanno dato il loro supporto al Giappone (e soprattutto di quali non l'hanno fatto... no comment).

Ege